Il trionfalismo di Trump e le sorti progressive degli USA

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Di Michela Monte
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Il Prodotto Interno Lordo statunitense ha fatto registrare il + 4,1 % nel secondo trimestre, un picco che non si registrava dal 2014. Il Presidente statunitense promette: "Numeri sostenibili"

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"I numeri mi danno ragione". Così Donald Trump nell'annunciare che il Prodotto Interno Lordo nazionale ha fatto registrare il + 4,1% nel secondo trimestre dell'anno. Un picco che non si registrava dal 2014. Il Presidente statunitense promette che "indietro non si torna".

"Questi sono numeri molto molto sostenibili - ha affermato Trump - Non si tratta di un episodio. Penso che faremo molto bene anche nel prossimo trimestre".

Un risultato oltre le aspettative: il Dipartimento del Commercio ha rivisto al rialzo la prima stima del secondo trimestre, passata dal +2% iniziale al +2,2%. Motore del boom i consumi e le esportazioni. Donald Trump non ha nascosto la propria soddisfazione per tale risultato, attribuitro alle scelte protezionistiche in campo commerciale:

"Miliardi di dollari vengono versati nelle casse degli Stati Uniti. Stiamo creando posti di lavoro, incassiamo denaro, siamo rispettati. E il prezzo del ferro comincerà a scendere, perché la competizione aumenterà. Ma senza che ci siano paesi stranieri a fare concorrenza sleale, a fare dumping, che rubare, a distruggere le nostre fabbriche e i nostri posti di lavoro".

Pochi giorni fa è stato raggiunto l'accordo tra Washington e Bruxelles per l'abbattimento di dazi e tariffe sui beni industriali. «È un grande giorno per il commercio giusto e reciproco», aveva detto il presidente statunitenseper salutare l'intesa raggiunta.

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