Trump-Putin: prove di disgelo
PUBBLICITÀUna stretta di mano e un paio di sorrisi. Una sorta di disgelo fra Vladimir Putin e Donald Trump. Un lungo faccia a faccia fra i due leader a Helsinki e un colloquio su tutti i principali dossier, con l’obiettivo di migliorare gli attuali rapporti.
"È evidente che le nostre relazioni bilaterali hanno attraversato un periodo difficile - ha sottolineato il leader del Cremlino. “Il momento complicato delle tensioni fra i nostri Paesi non ha una base solida: la guerra fredda è una cosa del passato. Il mondo è cambiato e oggi Usa e Russia si trovano ad affrontare una serie di cambiamenti e nuove sfide. I rapporti non sono mai stati peggio di così.. ma da oggi si cambia.”
Mosca, ribadendo l'estraneità rispetto alle ingerenze nelle presidenziali americane, ha sottolineato la sensazione che con il tycoon ora ci si capisca meglio. Un’apertura sottolineata anche dallo stesso Trump: "Penso che entrambi i paesi siano responsabile, gli Stati Uniti forse sono stati un po’ avventati, tutti siamo stati sciocchi.” Per il leader della Casa Bianca dunque il Russiagate, alla fine è stato solo una farsa. Parole che riaprono un dialogo produttivo e importante: “Tutto è andato molto bene. I disaccordi sono ben noti, ma risolveremo molti dei problemi.”
Diversi i punti caldi trattati: dalla guerra in Siria al dossier nucleare in Iran e Corea del Nord, sul quale Putin ha ribadito "i negoziati sono cruciali per frenare la proliferazione delle armi nucleari" e che il ritiro di Washington dagli accordi è una preoccupazione. Altro nodo affrontato, la questione della Crimea ma qui il presidente russo è stato netto: « Per la Russia la questione della Crimea è chiusa perché l’annessione è avvenuta in seguito ad un referendum conforme alla legge». Trump, secondo Putin. ha invece ribadito che per lui l’annessione è “illegale”. 2 ore e 10 minuti di colloqui per riallacciare i rapporti Mosca e Wasghinton.