Lo scoppio in una iniziativa della campagna elettorale. Una quarantina i feriti
Nello Zimbabwe si macchia di sangue la campagna elettorale per le presidenziali del prossimo 30 luglio.
Il presidente in carica, Emmerson Mnangagwa, è uscito illeso da un attentato esplosivo compiuto nel corso di una manifestazione a Bulawayo, la seconda città del paese, e che ha causato una quarantina di feriti.
L'azione sarebbe riconducibile a un gruppo di fedelissimi dell'ex presidente Mugabe, noto col nome di G40.
"Si tratta dei miei vecchi nemici, che hanno fatto molti tentativi di uccidermi in passato, non è il primo tentativo che subisco. Ma non mi preoccupa, sono abituato", ha detto il capo dello stato in una inervista tv subito dopo l'esplosione.
Mnawanga, che ha preso il posto di Robert Mugabe dopo aver rotto con il suo sistema di potere, è il favorito nei sondaggi.
Il suo principale avversario, Nelson Chamisa, ha condannato l'attentato di Bulawayo, mentre l'ex ministro David Coltart ha chiesto una indagine imparziale sull'accaduto.