Diversi tour operator organizzano gite (per oltre 200 euro a testa) nei luoghi colpiti dal disastro nucleare del 2011
Sette anni dopo il terremoto che innescò lo tsunami, portando al disastro nucleare di Fukushima, nel quale morirono 15.000 persone, la regione giapponese sta facendo di tutto per rinascere. Takuto Okamoto e altri tour operator hanno iniziato ad organizzare vere e proprie visite nelle città fantasma, che circondano la centrale nucleare, colpita l'11 marzo 2011: "Ho pensato che valesse la pena accogliere qui turisti , perché vedano come è cambiata Fukushima. Così ho iniziato a proporre questo tour, soprattutto per i visitatori stranieri", spiega il coordinatore del tour.
C'è chi è pronto a sborsare oltre 200 euro per visitare le zone colpite dal disastro. E poi ci sono gli studenti giapponesi, portati in gita scolastica nella città fantasma di Namie, che poco a poco si sta ripopolando. "Beh, onestamente non conoscevo l'attuale situazione. Fa male vedere ciò", dichiara una studentessa.
I residenti di Namie però non sono tutti contenti di quest'invasione turistice, come spiega una di loro: "Vedo spesso gruppi di turisti guardare le case abbandonate qui a Namie e non mi piace questa cosa. Non voglio far parte dello show".