La chiamata a sorpresa è arrivata questo mercoledì. La sicurezza è diventata una priorità nella regione baltica da quando la Russia ha annesso la Crimea
La Svezia ha mobilitato tutti i propri riservisti per la prima volta in oltre quarant'anni. Il paese, famoso per la sua neutralità, è entrato in guerra per l'ultima volta più di due secoli fa. Ma la sicurezza è diventata una priorità nella regione baltica da quando la Russia ha annesso la Crimea.
Le forze armate svedesi hanno mobilitato a sorpresa i propri 22mila riservisti per testare la loro velocità di reazione. Ai volontari è stato chiesto di entrare in servizio questo mercoledì, giornata che coincide con la festa nazionale svedese.
In un comunicato ufficiale l'esercito ha spiegato che è stato chiesto loro di svolgere compiti di pattugliamento, protezione e vigilanza.
Il generale Micael Bydén, comandante supremo delle Forze Armate svedesi, ha dichiarato che è la prima volta che i riservisti vengono messi alla prova in questo modo dal 1975.
"Siamo impegnati a rafforzare le difese della Svezia e ad aumentare le nostre capacità operative", ha dichiarato Bydén.
La mobilitazione segue un'altra iniziativa del governo, che qualche mese fa ha inviato ai 4,8 milioni di famiglie svedesi opuscoli su come prepararsi ad un attacco. Tutto questo dopo aver ripristinato la leva militare obbligatoria nel 2017.
L'opuscolo, intitolato "If Crisis or War Comes" ("In caso di crisi o guerra"), ha lo scopo di preparare i residenti a una serie di scenari, tra cui quello di un conflitto militare.
Era dai tempi della guerra fredda che la Svezia non inviava istruzioni di questo tipo ai propri cittadini. Il paese scandinavo viene da oltre 200 anni di pace: l'ultimo conflitto in cui è stato coinvolto è datato 1814, anno della guerra contro la Norvegia.