L'Irlanda in festa dopo il voto sull'aborto

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Di Simona Zecchi
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E' il giorno delle donne in Irlanda all'indomani della vittoria schiacciante del sì sull'aborto che dal 1983 ne vietava nella sostanza l'applicazione anche di fronte agli stupri.

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E' il giorno delle donne in Irlanda, all'indomani della vittoria schiacciante del sì sull'aborto, che dal 1983 ne vietava nella sostanza l'applicazione anche di fronte agli stupri. La rivoluzione silenziosa nelle parole del premier Leo Varadkar, marcata dai dati ufficiali con il 66,4% di voti favorevoli contro il 33,6%.

Ailbhe Smith, co-direttrice della Campagna "Together for Yes":

"Le persone si sono mobilitate, hanno votato sì e con questo voto hanno voluto sottolineare che le vite delle donne sono davvero importanti e contano allo stesso modo della vita del bambino. Questo mi dà il senso di una nuova Irlanda, che negli ultimi 10 anni -  diciamo -  ha fatto progressi, e credo che questo voto lo dimostri. I giovani - insieme al lavoro che potranno fare con le altre generazioni - rappresentano qui in Irlanda una grande guida ora".

E anche alcuni degli astenuti fra i ferventi parrocchiani di questa Chiesa di Dublino la St. Mary, dove Euronews è stata, si è percepito il cambiamento come evoluzione che sta nel progresso delle cose, come ha detto ai nostri microfoni Anne-Marie McCarrick:

"Mi ha sorpreso una vittoria cosi schiacciante ma non dalla vittoria del sì".

"Penso che sia venuto il momento di cambiare e che questo voto rappresenti le donne in gran parte. la chiesa cattolica ha avuto tutto il tempo per dire la sua e ora è venuto il tempo dei cambiamenti. Ecco solo questo." Ha affermato invece un votante intervistato per la strada.

Un Paese che si fa avanti fra disaffezione alla Chiesa cattolica, condizionata da anni di scandali e rivelazioni imbarazzanti su pedofilia (e non solo), e resistenze che provengono da un'area pressoché rurale.

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