La Corte Suprema ha respinto l'appello di un italiano e un brasiliano, sposatisi fuori confine, che chiedevano al Comune di Milano di trascrivere le loro nozze. Secondo la stessa sentenza, sono però convertibili in unioni civili
I matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero tra un cittadino italiano e uno straniero, non possono essere trascritti all'anagrafe italiana. E' quanto stabilito da una sentenza della Cassazione, che ha respinto il ricorso di un brasiliano e un italiano. I due uomini si erano sposati in Brasile nel 2012 e in Portogallo l'anno seguente e avevano quindi chiesto all'ufficiale dello stato civile di Milano di trascrivere le loro nozze, ricevendo risposta negativa.
La Suprema Corte ha specificato nella sentenza che questo tipo di nozze non sono prive di tutela e riconoscimento, perché "convertibili" in unioni civili, in quanto frutto di una "discrezionalità legislativa" rientrante nel "potere degli Stati". Per la coppia però si tratta di un "downgrading" discriminatorio.