Sei cose che vi siete persi della prima, tosta semifinale di Eurovision

Sei cose che vi siete persi della prima, tosta semifinale di Eurovision
Diritti d'autore I primi finalisti sul palco di Eurovision
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Di Lillo Montalto Monella
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É iniziata la rassegna canora più grande del mondo: ecco chi sono i primi 10 finalisti

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Dieci concorrenti si sono qualificati alla finale di Eurovision, scampando l'eliminazione nella prima delle due semifinali. La più dura, forse, ribattezzata in Spagna "de la muerte" per la grande quantità di favoriti che vedeva in gara.

Ci eravamo lasciati l'anno scorso con la vittoria del portoghese Salvador Sobral (e della canzone "Amar pelos dois"). E così, come da tradizione, lo show quest'anno si è tenuto nell'Altice Arena di Lisbona, ovvero nel paese di colui che ha trionfato nella scorsa edizione (diretta Rai 4 per le semifinali e Rai 1 per la finale).

Per l'Italia, Francesco Gabbani lascerà il testimone ai vincitori del festival di Sanremo, Ermal Meta e Fabrizio Moro, che porteranno il brano "Non mi avete fatto niente".

Sono ben 43 i paesi in gara, tra cui Russia e Australia. Ricordiamo che alle semifinali si esibiscono tutti gli Stati in gara tranne Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Portogallo, nazione ospite: i Big Five + i lusitani accedono direttamente alla finalissima della 63esima edizione del festival, in programma sabato 12 maggio.

Chi si è qualificato e chi non si è qualificato

Sono stati 19 i paesi rappresentati durante la prima semifinale (l'altra è in programma giovedì 10 maggio). Queste le nazioni che ce l'hanno fatta:

  • Austria con Nobody But You di Cesár Sampson
  • Estonia con La Forza by Elina Nechayeva
  • Cipro con Fuego di Eleni Foureira
  • Lituania con When We’re Old by Ieva Zasimauskaitė
  • Israele con TOY di Netta
  • Repubblica Ceca con Lie To Me di Mikolas Josef
  • Bulgaria con Bones di EQUINOX
  • Albania con Mall di Eugent Bushpepa
  • Finlandia con Monsters di Saara Aalto
  • Irlanda con_Together_ di Ryan O'Shaughnessy

Dovranno vedere l'ultimo atto della kermesse dal divano di casa: Azerbaijan, Belgio, Islanda, Bielorussia, F.Y.R. Macedonia, Croazia, Grecia, Armenia e Svizzera.

Un altro po' di Italia in finale

Elina Nechayeva rappresenta l'Estonia e canta in italiano. Per quanto strano possa sembrare, è così. Non solo: rivedremo lei e il suo sobrissimo vestito in finale. Elina, classe '91, ha infatti ottenuto il pass per partecipare alla serata conclusiva di sabato prossimo.

Il soprano Elina ama l'opera e lo spazio: da piccola voleva diventare un'astronauta - non per nulla canta una canzone il cui titolo ricorda involontariamente Star Wars. E proprio come una cosmonauta parla diverse lingue: estone, russo, inglese, francese e italiano, la lingua della lirica. Pare che l'outfit, che limita alquanto i movimenti, pesi 8kg. Sotto, tuttavia, indossa jeans bianchi e scarpe da ginnastica.

Qui trovate il testo, se vi doveste perdere qualche parola.

Neve e fuoco all'Altice Arena

Se la cipriota Eleni Foureira, una delle super favorite, ha infiammato la platea con la sua Fuego, l'irlandese Ryan O’Shaugnessy ha destato sentimenti d'ammirazione opposti, riuscendo addirittura a far nevicare a Lisbona.

La neve è infatti apparsa al momento di climax emozionale della ballata d'amore _Together. _Nonostante il testo non faccia esplicito riferimento al genere dei due amanti, il video e la performance non lasciano dubbi che l'amore (ormai finito) abbia coinvolto due persone dello stesso sesso. Voci di un possibile boicottaggio russo alla kermesse - per colpa di questa canzone - sono rimasti tali e non hanno trovato conferma nella realtà.

La cantante israeliana Netta ha rotto l'Internet con la sua performance TOY

La sua performance non ha tradito le attese, con tanto di mossa del pollo e gattini cinesi a profusione. La 25enne, che cantava in una band della marina israeliana, ha portato in scena una canzone di Stav Beger e Doron Medalie, quest'ultimo noto per la sua musica divertente e fuori dagli schemi.

Pubblico (soprattutto femminile) in visibilio per l'austriaco Cesár Sampson

Tenuta futuritica grigio metallizzato, l'esperto concorrente (per lui è già la terza volta sul palco di Eurovision) ha incantato gli ascoltatori ma, soprattutto, le ascoltatrici di ogni angolo del globo. Molte le proposte virtuali di matrimonio arrivate via Twitter, soprattutto dall'Australia. Lo spettacolare gioco di luci ha fatto il resto, facendo risaltare ancor di più la qualità della performance.

Da tenere d'occhio: i bulgari EQUINOX

Zhana Bergendorff, Vlado Mihailov, Georgi Simeonov, Johnny Manuel e Trey Campbell non si sono risparmiati sulle pedane di vetro, circondati dal fumo, e hanno cantato come se si conoscessero da sempre. In realtà si sono riuniti per la prima volta in vita loro sul palco di Eurovision. Il risultato non è stato niente male. Morale: sono passati alla finalissima.

I bulgari sono dati 16/1 da Ladbrokes, sesti in una ipotetica classifica finale che vedrebbe la Norvegia vincere e Cipro arrivare seconda. Undicesima l'Italia secondo i bookmakers, data a 33/1.

BONUS: il commosso omaggio a Salvador Sobral

Il momento clou della prima semifinale è stato l'omaggio al portoghese Salvador Sobral, vincitore dell'ultimo Eurovision Song Contest, che a gennaio ha dovuto sottoporsi a un complicato intervento cardiaco.

I suoi colleghi della scorsa edizione si sono uniti in coro per eseguire la canzone 'Amar pelos dois', la delicata ballata che ha composto e suonato con la sorella Luisa e che li ha portati alla vittoria lo scorso anno.

_**Eurovision: il meglio del... peggio

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