Strage di Toronto: l'omaggio delle vittime

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Di Euronews
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I canadesi in pellegrinaggio a Yonge Street: fiori e cartelloni nella strada della strage. Proseguono le indagini: "Non è terrorismo" dice l'intelligence. Il premier Trudeau: "Non possiamo vivere nella paura".

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Toronto si sveglia vulnerabile: Yonge Street, una delle strade più vive e caotiche della città, è adesso un luogo di cordoglio: un santuario tappezzato di fiori e cartelloni, una via di pellegrinaggio per chi vuole lasciare un omaggio alle 10 vittime della follia omicida di Alek Minassian. Travolta dal furgoncino di Minassian, il killer canadese di origine armena, anche Anne Marie D'Amico, italo-amercana, prima vittima identificata della strage. Il capo della polizia di Toronto, Saunders, ha finora evitato di fare ipotesi sul movente , ha confermato che l'azione era "sicuramente deliberata", anche se la matrice - è stato ribadito anche dal premier canadese Justin Trudeau - non è terroristica.

"Non possiamo noi Canadesi scegliere di vivere nella paura ogni giorno quando andiamo al lavoro o in giro per le nostre faccende quotidiane - ha detto Trudeau - dobbiamo concentrarci sulle cose da fare per garantire la sicurezza ai nostri cittadini, restando fedeli e saldi nei valori di libertà, a cui facciamo riferimento e a cui teniamo molto".

Le indagini proseguono mentre le forze di polizia presidiano la città: stando alle informazioni fornite dagli investigatori, Minassian non aveva precedenti.

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