Siria: fuoco contro gli ispettori delle Nazioni Unite

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Di Euronews
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La missione degli esperti giunti a Douma per indagare sull'attacco chimico avvenuto il 7 aprile è stata sospesa. L'Onu attende il via libera del team che si occupa di accertare la sicurezza sul posto.

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Per il momento è sospesa la missione degli investigatori dell'Opac giunti in Siria per indagare il presunto attacco chimico avvenuto lo scorso 7 aprile alla periferia di Damasco. La decisione è stata presa dopo che sono stati uditi colpi di arma da fuoco e un'esplosione nell'area oggetto della visita.

Intanto da un campo profughi ad Aleppo parla una sopravvissuta all'attacco: abbiamo sentito degli spari e un forte ordore di cloro, dice la donna, ho iniziato a perdere i sensi, ho protetto i miei figli, continuavo a lacrimare gli occhi mi bruciavano, mio marito mi ha potrata dal medico.

"Le indagini inizieranno solo se agli ispettori sarà consentito un accesso incondizionato ai luoghi",  così in un comunicato fanno sapere i vertici dell'Opac. Al momento non si sa quando gli investigatori potranno riprendere la missione. L'organizzazione attende che arrivi il via libera della squadra dell'Onu che si occupa della sicurezza sul posto e che al momento ha riferito che la zoan è troppo richiosa.

Il compito della squadra dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, è quello di verificare se esistono le prove dell'attacco avvenuto nell'area di Douma qualche settimana fa e che ha provocato la morte di decine di persone. Al momento il timore è che le prove esistenti nell'area, adesso sotto il controllo delle autorità siriane, siano andate distrutte.

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