Trump riconsidera il Partenariato Trans-Pacifico, ma alle sue condizioni

Mossa a sorpresa di Donad Trump, che ha fatto sapere di riconsiderare il rientro degli Stati Uniti nel Partenariato Trans-Pacifico (TPP), pensato per promuovere gli scambi fra alcuni dei maggiori Paesi che si affacciano sul Pacifico e per bilanciare lo strapotere della Cina, che non ne fa parte.
Dopo anni di negoziati sotto la presidenza di Barack Obama, Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dal tavolo delle trattative. Fu uno dei suoi primi atti all'insegna del protezionismo sotto lo slogan "America first".
È con un tweet che ha fatto sapere che il suo Paese è interessato a rientrare tra i negoziatori, a patto di ottenere condizioni migliori di quelle offerte sotto il suo predecessore. In tal senso, ha scritto, sono in corso accordi bilaterali con sei degli undici Stati del Partenariato, e siamo in contatto con il Giappone, che "ha picchiato duro" sul nostro commercio per anni.
Il Governo giapponese ha accolto positivamente un possibile rientro degli Stati Uniti, ma ritiene improbabile una rinegoziazione del trattato che, dato per spacciato dopo l'uscita degli Stati Uniti, era stato rimesso in piedi con la firma a marzo di un accordo sotto la nuova definizione di Partenariato Trans-Pacifico Globale e Progressista (CPTPP).