L'Aquila guarda al futuro

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Di Debora Gandini
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Commemorazioni e lutto cittadino a 9 anni dal devastante sisma in Abruzzo.

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309 rintocchi, uno per ogni vittima. Così ha risuonato la campana della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, alle 3 e 32, ora del devatante terremoto del 6 aprile 2009 all'Aquila.

9 anni dopo quella tragedia, le persone non dimenticano. In migliaia hanno preso parte alla fiaccolata. In sindaco Pierluigi Biondi ha disposto, attraverso la sottoscrizione di un’apposita ordinanza, la proclamazione del lutto cittadino.

Intanto il capoloogo abruzzese è alle prese con la ricostruzione. Quella privata procede grazie alla concessione di circa 6 miliardi di euro, ma quella pubblica va troppo a rilento. In pratica l'Aquila è ancora un grande cantiere, con oltre 8.000 persone che vivono nei Progetti Case e più di 2.000 che si trovano in alloggi provvisori.

Sul fronte giudiziario, a parte qualche processo su presunti casi di corruzione, si è concluso il capitolo sui crolli degli edifici. Solo 19 delle oltre 200 indagini sono arrivate alla fase dibattimentale. Ai residenti resta la memoria, il dolore e il desiderio di Ricordare il passato per guardare al futuro.

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