Ora legale sì o no? Cosa dice la UE e le ragioni di chi vuole l'abolizione

Ora legale sì o no? Cosa dice la UE e le ragioni di chi vuole l'abolizione
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Di Alasdair Sandford
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Amate le lunghe serate estive? Oppure il cambio d'orario due volte all'anno vi scombussola troppo?

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Domenica 25 marzo, alle 2 di notte (Central European Time, CET), sposteremo le lancette dell'orologio in avanti: un'azione che ripetiamo ogni anno per "compensare" lo spostamento indietro effettuato in ottobre, quando scatta l'ora solare usata durante l'inverno. 

La cosiddetta "ora legale" serve per meglio sfruttare le ore di luce naturale e consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica.  Gli orologi spostati in avanti in primavera fanno sì che la luce del giorno sia percepita più a lungo, la sera; gli orologi che tornano indietro in  autunno consentono mattine più luminose quando ci si alza per andare al lavoro. 

Come funziona nell'Unione Europea

L'ultima direttiva europea è datata 2001. Prevede un calendario unificato per tutti i 28 membri della UE di modo che ogni Paese possa introdurre l'ora solare e l'ora legale allo stesso momento, senza scompensi. 

L'Unione Europea sostiene che le nazioni abbiano iniziato a sincronizzare gli orologi negli anni '60 e '70 e l'introduzione del mercato unico ha reso indispensabile l'armonizzazione. Fino ai primi anni '90, il Regno Unito e l'Irlanda spostavano le lancette indietro, in autunno, con un mese di ritardo rispetto agli altri Paesi, ma dal 1996 tutti hanno adottato lo stesso calendario. 

Gli Stati sono comunque liberi di scegliere il proprio fuso orario. I tre in quello più occidentale (Irlanda, Portogallo e il Regno Unito) applicano quello di Greenwich (GMT), 17 Paesi nell'Europa centrale hanno scelto GMT+1 mentre 8 più a est utilizzano GMT+2.

Tutti felici?

Non proprio. Tanto che nel febbraio scorso il Parlamento Europeo ha lanciato un'indaginesull'opportunità di dire addio all'ora legale influenzata da uno studio parlamentare pubblicato in ottobre. Cosa dice? Suggerisce che la pratica "scombussoli" l'orologio biologico di ciascuno di noi. Ben 384 deputati hanno votato in favore (153 i contrari, 12 astenzioni) di una risoluzione che chiede alla Commissione Europea di riconsiderare il regolamento, se necessario.

Cosa dicono i detrattori dell'ora legale

Alcuni paesi nordici che ricavano scarsi benefici dall'ora legale chiedono il cambio di regime, favorevole per il sud dell'Europa che d'estate consente risparmi energetici.

La vicinanza al Polo Nord di alcuni Paesi fa sì che, per loro, ci sia già abbastanza luce durante il giorno mentre in inverno le giornate siano preda dell'oscurità, con appena qualche barlume di sole.

La Finlandia ha lanciato una petizione per abbandonare l'ora legale ovunque in Europa, oltre 70mila le firme. Nel marzo 2017, una deputata olandese, Annie Schreijer-Pierik, ha consegnato un'altra petizione da 20mila persone al commissario per i trasporti europeo chiedendo la stessa cosa. 

La parlamentare francese dei Verdi, Karima Delli, ha detto di recente, durante il dibattito in aula, che il cambio d'orario provocherebbe una deprivazione di sonno che metterebbe a rischio la sicurezza sulle strade, specialmente delle categorie più vulnerabili come pedoni e ciclisti.

C'è anche chi ha sostenuto che l'argomento del risparmio energetico - uno dei più sbandierati dai sostenitori dell'ora legale - è opinabile in quanto i vantaggi sarebbero irrisori: la società moderna è abituata a fare uso dell'elettricità a prescindere dalle condizioni atmosferiche o dalle ore di luce naturale.

Le ragioni di chi sostiene l'ora legale

Molte persone, in tutta Europa, amano godersi le ore all'aperto, nelle sere d'estate. La parlamentare belga Hilde Vautmans ha detto, durante il dibattito, che abbandonare l'ora legale equivale a perdere un'ora di luce per sette mesi, ogni anno.

"Sarebbe la fine di quelle belle notti d'estate, passate con gli amici in terrazza, in giardino, o in bicicletta, oppure facendo jogging. La qualità della vita sarebbe peggiore".

L'Unione Europea sostiene che l'obiettivo principale di questo approccio "armonico" è assicurare che il mercato interno funzioni alla perfezione. Nel 2007, un rapporto della Commissione Europea ha sottolineato l'importanza del suo mantenimento.

La società di consulenza energetica Utilitywise ricorda che nel Regno Unito la domanda di energia durante i giorni feriali cala drasticamente dopo l'introduzione dell'ora legale. 

Cambieranno le regole?

La Commissione Europea non si è mostrata entusiasta di intervenire sulla questione, su richiesta del Parlamento Europeo. Tuttavia non ha rifiutato di considerare gli argomenti dei detrattori dell'ora legale. 

Il commissario ai trasporti, Violeta Buc, ha detto al Parlamento che i benefici dell'avere giornate più lunghe devono essere presi in considerazione e ha suggerito che ci fosse uno scarso entusiasmo a livello statale per cambiare le cose. 

Ha avvertito che ogni decisione dovrà comunque essere presa a livello europeo e applicata in tutti i Paesi in maniera "sincrona e uniforme".

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"Un cambio d'orario non coordinato durante l'anno creerebbe importanti problemi al buon funzionamento del nostro mercato unico, soprattutto nel settore trasporti".

Cosa cambierebbe, concretamente, a Cipro

Il quotidiano cipriota City, nella sua edizione online, ha fatto una lista di alcuni effetti pratici dell'abolizione dell'ora legale nell'isola. 

  • Uscendo di scuola alle 17, si avrà meno tempo di andare al mare: alle 19 il sole già tramonterebbe; 

  • La raccolta degli ombrelloni sulle spiagge inizierebbe alle 17;

  • Le taverne inizierebbero a servire la cena alle 19,30: chi cenerebbe, visto che ci si alza da tavola per pranzo alle 15? 

  • Ci si sveglierebbe alle 7 del mattino già accaldati: l'alba arriverebbe un'ora prima, ovvero alle 5 in punto; 

  • Meno ore di abbronzatura sulle spiagge. Inoltre, chi ama andare al mare di pomeriggio sarà costretto a recarsi allo stabilimento un'ora prima: meno lettini a disposizione per i ritardatari;  

  • Quella scomoda sensazione di uscire dal lavoro e non avere tempo di godersi la vita perché la giornata finisce troppo in fretta...; 

  • Il sole che tramonta alle 19 è proprio una cosa che non si può sentire...

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