Dalle declinazioni del nero ai colori non colori e le sperimentazioni del giapponese Kunihiko Morinaga
50 declinazioni di nero posson bastare per la sfilata parigina Saint Laurent. Le modelle avanzano in formazione con mise che liberano le gambe in un tripudio di hot pants o gonne inesistenti in soluzioni d'abbigliamento compatto, quasi algido. Ma dal nero a un tratto spuntano i fiori come presagio di primavera.
E la tavolozza riparte dai colori non colori con Dior in uno scenario che strizza l'occhio ai collage e l'atmosfera anni 60 in piena emancipazione femminile. Su un maglione la scritta "no vuol dire no" , cioè un tema tutto femmista probabilmente caro alla direttrice artistica Maria Grazia Chiuri.
Un altro inverno che verrà è quello firmato dal giapponese Kunihiko Morinaga per Anrealage. La sua sperimentazione richiama tecnologie che sfruttano materiali riflettenti e tonalità che alludono a profondità spaziali, atomiche.
Nella sua ricerca invece di avere solo due opzioni, due cose: sì o no, bianco e nero, usa il numero tre come simbolo di diversità, confessa Morinaga.