Ricerca sui 90enni: un paio di bicchieri di vino o birra a tavola favoriscono la longevità

Ricerca sui 90enni: un paio di bicchieri di vino o birra a tavola favoriscono la longevità
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I risultati di uno studio dell'Università della California presentati alla conferenza dell'American Association for the Advancement of Science: bere alcool con moderazione ridurrebbe il rischio di morte precoce

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Uno studio di un'università californiana su un gruppo di ultranovantenni negli Stati Uniti ha scoperto che uno dei segreti della longevità sta nel bere alcool o caffè con moderazione. Le persone che bevono il tradizionale bicchiere di vino a cena - anzi, due - "vivono di più rispetto a quelle che se ne astengono".

Questo uno dei principali risultati di The 90+ Study, ricerca condotta a partire dal 2003 su più di 1,600 anziani dai neuroscienziati della Università della California, Irvine. Lo scopo dell'analisi era scoprire le cause di una lunga durata della vita, analizzando le abitudini dietetiche dei soggetti, l'attività fisica e altri fattori fisiologici. 

I risultati suggeriscono anche che l'esercizio fisico regolare, l'impegno sociale e cognitivo ma anche qualche chilo in più in età avanzata sono fattori positivi per vivere più a lungo: le persone in sovrappeso a 70 anni tenderebbero infatti a vivere di più rispetto a coloro che hanno fatto registrare parametri di peso normali oppure erano sottopeso.

Claudia Kawas, ricercatrice del team MIND della UCI, ha presentato i risultati della ricerca all'American Association for the Advancement of Science lo scorso fine settimana: consumare circa due bicchieri di birra o di vino al giorno è associato ad un rischio di mortalità prematura inferiore del 18%. 

Gli anziani che trascorrono due ore al giorno occupandosi di un hobby hanno il 21% di possibilità in meno di andarsene prematuramente, mentre dai 15 a 45 minuti di attività fisica quotidiana fanno scendere il rischio di morte precoce dell'11%. 

Un simile paper nel 2015 sui malati di Alzheimer aveva tratto le medesime conclusioni. Come segnala la rivista Time, tuttavia, molti di questi studi vanno presi con le molle. La maggior parte di essi sono osservazionali, il che significa che possono rilevare tendenze da una serie di dati ma non rapporti diretti di causa-effetto. Il che significa che è difficile dire se siano le bevande - notoriamente il vino rosso - a dare benefici di longevità o se gli effetti positivi sulla salute siano causati da un insieme di fattori che contraddistinguono uno stile di vita sano. 

Molto aiuta l'essere inseriti socialmente in un tessuto di relazioni. 

Tutti i medici concordano però sugli effetti negativi del'abuso di alcolici sulla salute e sull'importanza della moderazione. Secondo il più grande studio di questo tipo mai condotto, pubblicato sulla rivista Lancet e citato dal Guardian, i bevitori cronici sono più esposti al rischio di demenza vascolare e morbo di Alzheimer.

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