Elezioni 2018: le cariche dei giornalisti

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Dalla notizia all’arena politica il passo è breve. I maggiori partiti in lizza per il prossimo 4 marzo, Lega a parte, vedono schierarsi dalla loro una decina di volti noti dell'informazione

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Dalla notizia all’arena politica il passo è breve. Sembra sia stato proprio cosi per queste elezioni che non si affacciano in Italia dal 2013 quando l'ex Presidente Napolitano annuncio' lo scioglimento delle Camere per il rinnovo  dei due rami del parlamento.

C’è una prima volta per tutto, anche quella di sentirsi chiamati come rappresentanti della società civile a “portare le battaglie culturali, dai diritti civili alla libertà di pensiero, dove possono diventare realtà” come ha scritto sulla sua pagina Facebook l’ex co-direttore di Repubblica Tommaso Cerno. Quella di Cerno è una candidatura che ha stupito molti, anche perche' le critiche riservate a Matteo Renzi, che gli ha chiesto di candidarsi, non sono sempre state leggere quando alla guida de L’Espresso. Capolista in Friuli-Venezia Giulia al Senato nel plurinominale, Cerno dice “è una scelta per la vita” anche se al Fatto Quotidiano ha dovuto spiegare la sua giovane aderenza all’ex partito di Fini, Alleanza Nazionale. Ma nelle truppe del PD si è appena aggiunta un’altra candidatura, quella della giornalista e scrittrice Francesca Barra, il cui padre è di estrazione missina. Distintasi negli ultimi mesi per le sue battaglie antibullismo sui social e nella vita, candidata dall’ex Premier nella regione Basilicata nel collegio Matera-Melfi. Una candidatura uninominale la sua. Anche la Barra, che si è appena sposata in segreto con l’attore romano Claudio Santamaria, sembra sia stata presa dal fuoco della battaglia civile: “La mia campagna elettorale sarà in mezzo alla gente. Voglio ascoltarvi, rispondere alle vostre domande, ascoltare i vostri problemi. Perfino le vostre critiche". La Barra aveva attaccato il Partito Democratico lo scorso anno in seguito al referendum sulle trivelle avvenuto nella regione: "Io credo che queste intercettazioni abbiano scoperchiato un sistema di corruzione di interessi privati personali" aveva dichiarato al giornalista Paragone, altro volto dell'informazione candidato dal M5S che, a proposito, dai tempi dell'abolizione per il finanziamento dei partiti ha voltato pagina. E' infatti lo schieramento politico che maggiormente ha  candidato  piu' giornalisti.

Al 4 marzo manca poco, vediamo se il passaggio dalle news alla politica farà bene a queste elezioni.

di Simona Zecchi

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