Davos, WEF sotto la neve tra valanghe artificiali e allerta elicotteri

Un elicottero dell'esercito svizzero in azione a Davos
Un elicottero dell'esercito svizzero in azione a Davos Diritti d'autore REUTERS/Denis Balibouse
Diritti d'autore REUTERS/Denis Balibouse
Di REUTERS
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Edizione bianca per il World economic forum 2018: le copiose nevicate su tutta la fascia alpina svizzera hanno ricoperto di un manto nevoso di circa tre metri la stazione sciistica

PUBBLICITÀ

Al World Economic Forum 2018, l'economia globale e le tensioni geopolitiche passano quasi in secondo piano rispetto ad un problema ben più "terreno": la neve.

Altissima sulle alpi svizzere da diverse settimane, fino a poche ore dall'apertura delle sessioni (qui in diretta sul sito ufficiale) molti dei 3mila delegati hanno fatto fatica a raggiungere il resort sciistico dove si tiene il WEF fin dal 1971.

Parte della linea ferroviaria principale che conduceva a Davos è stata sepolta dalla neve durante il fine settimana, costringendo le persone ad optare per gli autobus. Anche la visibilità degli elicotteri è stata disturbata dalla scarsa visibilità.

Alcune riunioni pre-vertice sono state cancellate o ritardate. I delegati hanno sfilato per le strade innevate con i bagagli, alla ricerca del loro hotel, o hanno dovuto aspettare il soccorso stradale che liberasse le loro limousine bloccate ai margini della strada.  

Gli uomini d'affari hanno faticato a non fare slittare le macchine sulla patina ghiacciata mentre la neve scendeva più veloce di quanta i veicoli spazzaneve ne potessero rimuovere. 

Delegati in arrivo al WEF
REUTERS/Denis Balibouse

Il capo della comunicazione del WEF, Adrian Monck, ha detto che la nevicata è sembrata essere la più abbondante almeno dal '99/00, anche se l'ha bollata più come un aspetto disagevole piuttosto che una reale minaccia alla partecipazione.  

"Sappiamo che la neve è causa di disagi e mette un sacco di pressione sulla città ospite di Davos, ma finora non abbiamo ancora visto cancellazioni tra le persone registrate," ha detto Monck.

Il miglioramento della giornata di martedì ha consentito ai trasporti di funzionare con più regolarità. Tutto dovrebbe tornare alla norma in tempo per la visita del presidente USA, Donald Trump, che arriverà venerdì per il discorso di chiusura (ma senza Melania, che non appare in pubblico dal 12 gennaio scorso).

Tuttavia, sulle piste circostanti si è accumulata così tanta neve che le valanghe continuano a rimanere un pericolo. Un bollettino dell'istituto svizzero di ricerca sulla neve e le valanghe (SLF) mostra che nella maggioranza del territorio svizzero il rischio rimane 5 su una scala da 1 a 5. 

"Gli accumuli di neve fresca possono portare all'innesco di valanghe. Fino a tarda notte c'è da aspettarsi un gran numero di valanghe naturali". 

I funzionari locali hanno detto lunedì di aver evacuato due dozzine di persone residenti in zone particolarmente vulnerabili, mentre gli addetti hanno utilizzato esplosivi per ridurre gli accumuli pericolosi su alcuni pendii sopra la città. 

"Quando Trump arriverà venerdì, non è scontato che possa utilizzare la grande flotta di elicotteri per atterarre a Davos", riferisce una fonte vicino al comitato organizzatore. "I grandi elicotteri aumentano il rischio di valanghe".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Neve in Arabia, e i sauditi non parlano d'altro sui social

Al via a Davos il World Economic Forum 2018

Guida a Davos 2018: cosa aspettarsi dal World Economic Forum