Sulla gestione delle crisi la Corte dei conti europea boccia la BCE

Sulla gestione delle crisi la Corte dei conti europea boccia la BCE
Di Elena Cavallone
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Presenti molti miglioramenti ma c'è ancora tanta strada da fare sulla prevenzione e sull'intervento in caso di una eventuale nuova crisi bancaria all'interno della zona euro

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Bollata come inefficiente la capacità di gestione delle crisi da parte della Banca Centrale Europea. Secondo una relazione pubblicata martedi dalla Corte dei conti europea, in futuro la BCE dovrà migliorare la sua capacità di valutare quando una banca mostra segni di difficoltà, pericolosi per l'intero sistema bancario.

Non che tutto il lavoro svolto dalla BCE sia da buttare, sia chiaro. "Il quadro per la gestione delle crisi istituito dalla Banca centrale europea è imponente", recita il comunicato stampa, ma presenta alcuni difetti.

Mirko Gottman, principale revisore presso la Corte spiega che "sono migliorate molte cose, come il fatto che ci sia un unico supervisore e un unico comitato di risoluzione per affrontare la crisi. Ma ovviamente non possiamo predire il futuro".

La recente normativa prevede che la BCE presti crescente attenzione nel caso in cui una banca “di rilevanza sistemica” dell’UE si trovi in difficoltà. Quando invece una banca arriva a trovarsi in una situazione di dissesto o a rischio di dissesto, spetta invece al Comitato di risoluzione unico provvedere alla sua risoluzione.

Sulla base delle valutazioni condotte, la Corte dei conti UE formula una serie di raccomandazioni per migliorare l’efficienza nella gestione delle crisi da parte della BCE. Ma questa volta la relazione è stata frutto di osservazioni provvisorie in quanto, come si legge nel documento, la BCE sembra essersi rifiutata di fornire ai revisori alcuni elementi rpobatori importanti. "Abbiamo accettato 6 delle 8 raccomandazioni della Corte dei conti europea -ribatte per la BCE il suo portavoce Peter Ehrlich-. Inoltre riteniamo che gli ultimi orientamenti prodotti a settembre 2017 non siano stati presi pienamente in considerazione dai revisori.

A seguito della crisi del 2008, il settore finanziario dell’UE ha subito profondi cambiamenti. All'interno del Meccanismo di vigilanza unico (MVU), dal 2014 la Banca centrale europea vigila su 120 banche con l'obiettivo di accrescere la stabilità del sistema bancario nella zona euro. 

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