Pesca a impulsi elettrici: Parlamento europeo chiede il bando totale

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Di Cecilia Cacciotto
Pesca a impulsi elettrici: Parlamento europeo chiede il bando totale
Diritti d'autore  REUTERS/Vincent Kessler

Approvando gli emendamenti 303 e 349 al nuovo regolamento Ue sulla pesca, Strasburgo ha votato oggi la richiesta di un bando totale della pesca a impulsi elettrici.

Il voto ribalta la posizione della Commissione Pesca della stessa eurocamera e raccoglie le richieste delle  Ong ambientaliste.

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Attualmente solo 85 pescherecci europei, la maggiorparte olandesi, attivi nel Mare del Nord attuano questo tipo di pesca su una flotta di 87 mila imbarcazioni.

Col voto di oggi, Strasburgo ribalta anche la proposta della Commissione europea, che voleva estendere le possibilità di pescare con le reti a impulsi elettrici, oggi limitata alle acque del mar del Nord meridionale e al 5% della flotta di ciascuno Stato membro. Contro la proposta nelle scorse settimane è nata una forte mobilitazione, soprattutto in Francia, a causa del potenziale impatto a lungo termine di questa tecnica sugli ecosistemi marini e sulla piccola pesca. Nelle prossime settimane le istituzioni Ue dovrebbero cominciare il negoziato per arrivare a un testo di regolamento definitivo. I paesi membri dell'Ue hanno approvato la loro posizione negoziale nel maggio 2017, chiedendo di mantenere i limiti attuali, con deroghe possibili solo dopo la presentazione di studi scientifici sugli impatti della tecnica sulle specie bersaglio e su specie e habitat sensibili.

Coldiretti felice

''La bocciatura della pesca elettrica da parte del Parlamento dell'Unione Europea risponde alle nostre richieste di non far passare una tecnica contraria ad ogni idea di prelievo etico e sostenibile''. Ad affermarlo all'ANSA è il responsabile di Coldiretti Impresapesca, Tonino Giardini, dopo che l'assise ha approvato l'emendamento che vieta la tecnica degli impulsi elettrici. ''Si tratta di una pratica che in Italia - aggiunge Giardini - è vietata da decenni, oltre a mettere a rischio l'intero ecosistema marino. Sarebbe stato assurdo se l'Unione Europea avesse dato il via libera a questo tipo di pesca, dopo aver bocciato sino ad oggi proposte ben più sostenibili come quella del prelievo con le draghe idrauliche entro le 0,3 miglia dalla costa''. 

Il riassunto della vicenda

Le reazioni delle Ong e dei verdi