Russia, Navalny sfida Putin alle presidenziali

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Considerato l'oppositore principale di Vladimir Putin, rilancia la sfida all'establishment del Cremlino

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In Russia e fuori è considerato l'oppositore principale di Vladimir Putin, e per questo ha sofferto arresti, processi e aggressioni. Alexei Navalny non intende però gettare la spugna, anzi in vista delle prossime elezioni presidenziali, rilancia la sfida all'establishment del Cremlino e rivendica il lavoro finora fatto.

"Siamo consapevoli che nonostante il boicottaggio dei media, tra le persone che si interessano di politica, la classe politica attiva, abbiamo già vinto. Ma in queste elezioni - se sarò ammesso a parteciparvi e avrò accesso ai mass media nazionali, la situazione può cambiare, dato che è molto instabile. Questa è la ragione principale del non farmi correre".

I sondaggi incoronano Putin ancor prima del voto, dunque l'eventuale candidatura di Navalny non dovrebbe preoccupare. Ma i suoi numerosi precedenti penali potrebbero fornire il pretesto per una sua esclusione.

"Non c'è una sola persona sana di mente che possa dirsi felice del regime di un vecchio pazzo che si immagina come un arbitro delle sorti del mondo, preso dalla guerra in Siria o con gli Stati Uniti o con Trump o per Trump. Nessuno capisce più cosa accade".

Navalny punta a raccogliere il malcontento di quella parte dell'elettorato russo che non si riconosce in Putin, e punta le sue carte sui social media, usando a fondo Twitter e Telegram, ma anche Youtube, per supplire così all'esclusione dai canali di informazione nazionali che restano sotto il rigido controllo del governo.

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