Dopo la decisione del Cio di bandire la Russia dai Giochi Olimpici invernali del 2018 in Corea del Sud, le reazioni della gente si dividono tra chi appoggia la decisione e chi invece la considera controproducente per la popolarità dell'evento
Reagiscono in modo differente i sudocoreani alla decisione del comitato olimpico di bandire la Russia dai Giochi invernali di Pyeongchang del 2018. C'è chi è convinto che la decisione potrebbe portare a un calo di interesse del pubblico nei confronti dei Giochi, e chi invece ritiene che la misura sia appropriata.
Uno studente sudcoreano, invitao ad esprimere la propria opinione, spiega che la decisione potrebbe essere controproducente: "La Corea del Sud ospita i giochi Olimpici però la Russia, che è molto forte negli sport invernali, non potrà partecipare. Temo che questa decisione potrà ritorcersi contro la popolarità dei Giochi".
L'Australia definisce la decisione del CIO, severa ma giusta. Il capo della delegazione australiana, Ian Chesterman, ha dichiarato che, asuo parere, riequilibrerà il livello dei Giochi: "Penso che da questo si possa imparare una grande lezione. E' una punizione severa, ma appropriata. Io li chiamo crimini sportivi, in questo caso gravi, e il messaggio è stato mandato forte e chiaro. Sono convinto che i russi cambieranno il loro comportamento. Credo che il mondo starà ad osservare molto attentamente".