Benvenuti a Berezniki, la città che sta scomparendo inghiottita dalla terra

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Di Euronews
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E' stata costruita su una miniera di potassio e ne sta lentamente venendo inghiottita. Grosse cavità appaiono senza preavviso, mangiandosi interi edifici

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La città di Berezniki, nel cuore degli Urali, rischia di scomparire inghiottita dal terreno. Già a partire dagli anni '80 hanno iniziato a comparire dal nulla enormi crateri nel terreno che si sono letteralmente "mangiati" fabbriche ed uffici. 

L'atmosfera in alcune aree di questa grande città industriale da oltre 150mila abitanti, costruita su una miniera di potassio, è spettrale. Le immagini di Radio Free Europe/Radio Liberty lo raccontano meglio di mille parole. 

Grandi cavità hanno abbattuto una scuola e sventrato edifici, inclusi i palazzi anticamente sede dell'autorità mineraria. "Nessuno sa quanto siano profonde queste doline. Nessuno le ha misurate", dice Valery Mets, veterano dell'esercito sovietico in Afghanistan ed ex minatore di Berezniki.

Oggi trascorre la maggior parte del suo tempo lottando affinché i residenti della città vengano ricollocati altrove. 

"Chiediamo una compensazione economica per lo stato in cui versano i nostri edifici che mette a repentaglio le nostre vite", si legge in una petizione indirizzata al governatore locale. 

Irina Khoreva mostra alle telecamere i danni causati alla sua abitazione dal progressivo sprofondare delle fondamenta. Racconta di sentire le mura spaccarsi di notte e di trovare le crepe al risveglio. "Le autorità locali non fanno nulla", lamenta.  

"Non ci danno neanche un alloggio temporaneo per poter vivere tranquilli e in sicurezza, finché ci reimborsano", dice a Current Time TV. 

Quando la prima dolina nel terreno è apparsa nel 1986, in un bosco fuori città, nessuno ci ha fatto caso. 

Ma nel 2007 un filmato delle telecamere di sicurezza ha ripreso il drammatico momento in cui la più grande voragine della città ha improvvisamente "eruttato", emettendo fumo minaccioso nell'aria e causando il panico. 

Le persone che vivevano nelle vicinanze si sono trasferite con tutta la famiglia per stare con i parenti in altre città, t e provvedono a ricollocare i residenti qualora questi fossero in pericolo. Nel 2016, il presidente Vladimir Putin ha chiesto ai politici di Berezniki di spiegare il ritardo nella costruzione delle case per le popolazione in difficoltà. 

Un anno dopo, diversi residenti spiegano che la loro richiesta di una nuova sistemazione è sistematicamente rifiutata. Tra loro c'è anche Irina Khoreva.

"Viviamo in uno stato... siamo sempre preoccupati di scivolare giù nel terreno, da qualche parte". Qualche giorno dopo la visita a Berezniki, il tetto della casa è collassato sopra il letto in cui dorme la suocera. Per fortuna, quando l'hanno estratta dalle macerie era praticamente illesa. 

Un ufficiale delle autorità locali ha detto che l'incidente non ha nulla a che vedere con lo sprofondamento del suolo. 

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