Siria e Iraq, la battaglia continua

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Caccia russi bombardano obiettivi Isis nella valle dell'Eufrate. Decine di morti e feriti

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Sei caccia russi hanno colpito obiettivi dell’Isis nella provincia siriana di Deir el-Zor, come confermato dal Ministero della Difesa di Mosca. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani vi sarebbero decine di morti, dispersi e feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Di questi molti sarebbero civili. L’aviazione di Mosca ha colpito roccaforti del terrorismo nella parte orientale della valle del fiume Eufrate. Attualmente, le autorità siriane controllano oltre la metà della provincia di Deir al-Zor dopo aver lanciato l’avanzata negli ultimi mesi contro gli jiadisti, che hanno perso le principali città della regione: la capitale omonima, Al Bukamal e Al Mayadín.

Nel frattempo in Iraq le forze governative proseguono nella loro offensiva per rimuovere totalmente l’Isis dal deserto occidentale di Anbar. Secondo il comando delle Operazioni congiunte, le unità militari "hanno liberato circa il 50% dell'area desertica di Anbar", anche nota come Jazira, "dalla presenza degli uomini dell'Isis". War Media Cell parla di 15 membri dell’Isis uccisi in un attacco areo della coalizione e 36 villaggi perlustrati. Secondo fonti militari, la zona non presenta insediamenti urbani ma villaggi in cui l'Isis aveva costruito caserme, centri di addestramento e depositi di armi in un'area posta tra il confine con la Siria e la zona centrale vicina alla capitale Baghdad.

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