200 manifestanti irrompono durante il meeting organizzato dall'amminstrazione Trump alla conferenza di Bonn sul clima
«Promuovere il carbone in un vertice climatico è come promuovere il tabacco in una conferenza sul cancro», ermetico ma d’effetto il commento dell’ex sindaco di New York sull’evento organizzato a Bonn al vertice sul clima, dall’amministrazione Trump per celebrare i combustili fossili. Alcuni manifestanti cogliendo la provocazione dell’evento, hanno interrotto l’incontro quando a parlare era Barry Worthington, Direttore esecutivo del US Energy Association
David Banks, assistente speciale di Trump per l’energia e l’ambiente:
Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra la questione del clima, lo sviluppo economico e gli obiettivi che riguardano la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Quindi vorrei parlare di questo e condividere con voi l’approccio degli Stati Uniti sul tema
Protesters disrupt US government coal and nuclear event at #COP23 climate conference. pic.twitter.com/aZs0YpfGnT
— Frank Jordans (@wirereporter) November 13, 2017
Una canzone “God Bless The Usa” intonata in chiave di protesta contro chi ha intenzione di vanificare l’azione climatica. Ed è proprio la delegazione statunitense a far discutere dopo la decisione di uscire dall’accordo di Parigi sul clima. Emissioni che aumenteranno nel 2017 ed un allarme che non può essere ignorato. Nel paese, secondo più grande emissore al mondo, la questione clima sembra destinata a diventare oggetto di politiche federali.