Vicepresidente venezuelano chiede asilo a Cile
Freddy Guevara, vicepresidente dell’esautorato parlamento venezuelano si è rifugiato nella residenza dell’ambasciatore cileno a Caracas. Il tribunale supremo di giustizia lo ha imputato di pene che potrebbero comportare fino a dieci anni di carcere. Fra le accuse al leader dell’opposizione, istigazione a delinquere e aver messo a rischio la vita di alcuni giovani attivisti. Il vicepresidente delle repubblica, Tarek el Aissami ha dichiarato che queste imputazioni fanno decadere l’immunità parlamentare di Guevara.
Lo stesso leader di Voluntad Popular, appena un paio di giorni fa, aveva confermato che il suo partito non avrebbe partecipato alle elezioni amministrative di dicembre perché non c’erano i presupposti minimi che non ci fossero frodi nel processo elettorale. La risposta del presidente Maduro era stata durissima. Aveva minacciato chiunque mettesse in dubbio la liceità del processo elettorale di gravissime rappresaglie. Mi dichiaro in guerra aveva detto in diretta televisiva. Recentemente l’opposizione venezuelana e i prigionieri politici nel Paese sono stati insigniti del premio Sakharov per i diritti umani dell’Unione Europea.