Cividale del Friuli ricorda la "grande guerra"

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(Ponte del Diavolo Cividale del Friuli)

Il 27 ottobre 1917, dopo la ritirata di Caporetto, l’esercito italiano fa brillare il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli sul fiume Natisone per rallentare l’ingresso degli austroungarici. (Siamo nell’Italia del nord est che oggi confina con la Slovenia). Artisti di strada internazionali hanno realizzato un trompe l’oeil sul piano di calpestio del Ponte e l’attore Luca Zingaretti ha letto il diario di guerra del sacerdote Valentino Liva in modo da ricreare attraverso un dipinto in 3D il greto del fiume Natisone e il vuoto prodotto dalla demolizione del ponte.

Uno spettacolo con i giovani ballerini del Friuli (Scuola di danza Bront) ha introdotto la lettura del diario di guerra di Valentino Liva del 1917.

Dice l’attore Luca Zingaretti: “Valentino Liva è stato uno dei tanti sacerdoti che non solo durante le prima guerra mondiale in Italia ma credo in ogni guerra ha dato conforto al proprio gregge in questo caso ha fatto molto più, si è reso responsabile e garante di tutta Cividale del Friuli rispetto ai comandi tedeschi”.

Così l’assessore comunale di Cividale Angela Zappulla spiega i significati delle iniziative sulla Grande Guerra: “Abbiamo voluto coniugare la street art, la pavimental street art al messaggio di pace. L’amministrazione Comunale di Cividale si è concentrata su questo messaggio in una cittadina che è stata fondata nel 50 aC da Giulio Cesare. Oggi vogliamo mandare il messaggio ai giovani sulla pace che deve assolutamente essere sottolineata in un momento come questo”

Paolo Alberto Valenti, euronews: “La Regione Friuli Venezia Giulia ha ricordato le battaglie di Cividale con tante iniiative. Lo ha fatto sotto il segno della fratellanza dei popoli. La guerra è la lezione della storia che i popoli non imparano mai abbastanza”.

Il 27 ottobre il Comune di Cividale, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la partecipazione di altre realtà associative, organizza un grande evento per ricordare quel preciso momento della Grande Guerra. L’attore Luca Zingaretti ha interpretato con una lettura scenica alcuni brani tratti dai diari in cui Monsignor Valentino Liva aveva racconto’i giorni dei bombardamenti, la sofferenza della popolazione durante l’occupazione e la successiva liberazione di Cividale.

Prenderà il via con 100 rintocchi di campana cui seguirà l’Inno d’Italia eseguito dal Coro del Friuli Venezia Giulia. Consumati i saluti di rito, si entrerà nel vivo della giornata, con la lettura scenica di Luca Zingaretti. Intervallato dalle note del pianoforte suonato dal cividalese Andrea Rucli, il volto televisivo di Montalbano darà voce ai diari di monsignor Valentino Liva, il sacerdote che dopo la rotta di Caporetto prese in mano le sorti della città, divenendo sindaco de facto e ordinando la ricostruzione del ponte.

Artisti di strada provenienti da Italia, Slovenia, Austria e Germania, in una sorta di “patto di pace” tra nuove generazioni, realizzeranno un trompe l’oeil sul piano di calpestio e sui parapetti del Ponte del Diavolo, in modo da ricreare attraverso un dipinto in 3D il greto del fiume Natisone e il vuoto prodotto dalla demolizione del ponte. Il Centro Friulano Arti Plastiche di Udine ha infine realizzato un’opera d’arte per la pace che galleggerà sull’acqua del Natisone al di sotto del ponte.

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