Di Euronews
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Arrivano le prime immagini dalla città di Marawi, nelle Filippine, due giorni dopo la fine dell’operazione militare contro i gruppi terroristici legati all’Isil che vi avevano trovato rifugio.
Quella che il presidente Duterte ha definito “la città liberata” si presenta come un ammasso di macerie ancora fumanti. Secondo alcune stime più di 1100 persone sarebbero rimaste uccise. Tra i morti ci sarebbe anche Isnilon Hapilon, leader della jihad nell’estremo Oriente.
Il presidente Duterte ha promesso di fare in modo che le oltre 400.000 persone che hanno dovuto abbandonare la città possano in futuro farvi ritorno. Secondo fonti governative, la ricostruzione della città di Marawi potrebbe costare oltre un miliardio di dollari.