Il provvedimento crea una discriminazione sulla base della nazionalità e non più religiosa
Poche ore dopo lo stop all’entrata in vigore del terzo travel ban di Donald Trump, la Casa Bianca annuncia che il ministero della Giustizia impugnerà la decisione del giudice federale delle Hawaii.
Nel nuovo travel ban ci sono alcune importanti differenze rispetto ai due muslim ban precedenti: il blocco agli ingressi non prevede limiti temporali e ai sei Paesi a Maggioranza musulmama – Siria, Libia, Iran, Yemen, Ciad e Somalia – vengono aggiunti anche Corea del Nord e alcune persone legate al governo venezuelano.
Secondo il giudice, Derrick Watson, che a marzo aveva già bloccato il secondo muslim ban di Trump, questa volta il provvedimento crea una discriminazione sulla base della nazionalità e non più religiosa.