Prosegue senza tregua la ‘‘guerra diplomatica’‘ tra Russia e Stati Uniti. E’ stato chiuso, così come aveva promesso il Presidente americano Donald Trump, il consolato russo di San Francisco, insieme ad altre due sedi diplomatiche a New York e Washington. Subito dopo il trasloco, l’FBI avrebbe perquisito gli edifici, oltre alle residenze private dei diplomatici che vi lavoravano. Le autorità statunitensi hanno però dichiarato di voler verificare che il palazzo fosse stato veramente evacuato.
Alla vigilia un fumo nero innalzatosi dal comignolo del consolato in California aveva destato il sospetto che si stessero distruggendo documenti riservati. Voci subito smentite con ironia dai funzionari russi.
La scelta di chiudere le tre strutture era stata presa giovedì ed era la risposta americana alla decisione di Mosca di cacciare 755 diplomatici statunitensi dalla Russia. A sua volta, in risposta all’espulsione di 35 diplomatici russi, decisa lo scorso dicembre dall’allora presidente Barack Obama.