Clima sempre piu’ anomalo e a risentirne non è solo l’uomo, ma anche gli animali, nella fattispecie le api. Per questo motivo la Coldiretti, su indicazione degli apicoltori, ha lanciato un allarme che riguarda proprio la produzione del miele. Troppe le gelate in primavera, caldo esagerato d’estate, gli incendi. Tutti elementi che hanno contribuito alla riduzione del numero di api disponibili e la loro capacità di produrre miele nell’oltre un milione di alveari presenti sul territorio italiano e curati da 45mila apicoltori. Un crollo dei raccolti nazionali, spiega la Coldiretti, che significa anche un crollo del fatturato del settore pari a 150milioni di euro l’anno ed un crollo delle vendite visto che si stima, per la fine del 2017, che sugli scaffali due barattoli su tre saranno di provenienza straniera, ovvero uno dei risultati peggiori della storia dell’apicoltura moderna da almeno 35 anni.
Coldiretti: clima impazzito, niente miele
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Di Euronews
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