Il Parlamento Europeo ha formalmente chiesto di congelare temporaneamente i colloqui d’accesso della Turchia, “se il pacchetto di riforme
costituzionali sarà attuato senza modifiche”. Tali modifiche, approvate con il referendum tenuto nel Paese nell’aprile scorso, hanno espanso i poteri del Presidente Erdogan. Nel testo della richiesta si stigmatizza la marcia indietro della Turchia su Stato di diritto e libertà di stampa e la risposta eccessiva del governo al tentato golpe.
Pronta la replica di Ankara: “La Turchia non intende accettare alcuna proposta di sospensione dei negoziati di adesione all’Unione europea in cambio di un accordo di “forte cooperazione” con Bruxelles in alcuni settori”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Ue e capo negoziatore turco, Omer Celik, in una conferenza stampa ad Ankara.