Romania: ministri si dimettono in massa, il premier resiste

Il partito socialdemocratico rumeno toglie il sostegno al suo capo del governo e fa dimettere tutti i ministri. Dietro l’accusa dei ritardi nell’attuazione del programma e della cattiva gestione dei rapporti con la Russia, si nasconderebbe però una faida interna. È la seconda crisi che l’esecutivo affronta a sei mesi dall’investitura, dopo le proteste per il decreto “salva-corrotti” dello scorso gennaio.
Ma il premier, Sorin Grindeanu, in polemica con il segretario del partito non intende dimettersi. Il Primo ministro ha detto che risponderà solo al Presidente della Repubblica e solo dopo il voto di sfiducia del parlamento.
Il capo dei socialdemocratici non ha perdonato al leader dell’esecutivo di aver ceduto sul decreto “salva-corrotti” che gli avrebbe permesso di ritornare in corsa per la poltrona di premier. Il leader del Psd, infatti, è sotto processo per frode elettorale e per corruzione e il presidente Iohannis si rifiutò di dargli l’incarico di formare il governo.