Circa mezzo milione di persone nel sud e nell'ovest del Paese ha lasciato le abitazioni
In Sri Lanka è corsa contro il tempo per evitare il propagarsi delle malattie infettive, mentre sono oltre 180 le vittime causate dalle inondazioni e dalle frane degli ultimi sei giorni. Oltre cento persone risultano disperse, mentre più di 4.500 case sono state completamente o parzialmente danneggiate. Gli sfollati sono diverse migliaia.
Circa mezzo milione di persone nel sud e nell’ovest del Paese ha lasciato le abitazioni.
“C’erano degli alberi qui. Questa era una bella montagna con tanto verde, non avremmo mai pensato che un tale disastro potesse accadere qui – dice Vijay Thunga, un abitante di Ratnapura – Le due case che erano lì su, sono sprofondate nel fango”.
“Siamo abituati alle piogge e alle inondazioni nella nostra zona – aggiunge Mudith Sumanasekara, un altro residente di Ratnapura – Ma quanto accade quest’anno è straordinario. Un’inodondazione mai vista negli ultimi 70 anni in questa città”.
I distretti più colpiti sono Kalutara, Ratnapura, Galle e Matara. Molti villaggi rimangono inondati e le operazioni di soccorso continuano con il supporto di barche ed elicotteri dell’esercito.