Il presidente del Consiglio europeo si è recato a Varsavia per testimoniare nell'indagine relativa ad un presunto accordo tra servizi segreti polacchi e russi.
Momenti di tensione alla stazione centrale di Varsavia mercoledì mattina, dove è arrivato Donald Tusk, accolto da una folla di sostenitori ed avversari. Il presedente del Consiglio europeo, è stato scortato fino agli uffici del procuratore, per rendere testimonianza circa l’indagine contro gli ex vertici dei servizi segreti, sospettati di collaborare con l’intelligence russa senza l’autorizzazione dell’ allora primo ministro Tusk. Il presunto accordo sarebbe stato avviato nel 2010, a seguito dell’incidente aereo che provoco’ la morte del presidente Lech Kaczynski e altre 95 persone.
Tusk incontra la forte opposizione del governo polacco: il primo ministro, Beata Szydlo, era stato l’unico leader dell’UE a dire “no” alla sua riconferma a capo del consiglio europeo, in virtù del suo coinvolgimento nelle indagini. Dello stesso avviso il fratello del defunto presidente, Jaroslaw Kaczynski, attuale leader del partito conservatore attualmente al governo. Nonostante l’ opposizione interna, Tusk è stato riconfermato nella sua carica di presidente del Consiglio europeo, grazie al sostegno degli altri membri dell’Unione europea.