Pakistan, accusato di blasfemia: ucciso

Pakistan, accusato di blasfemia: ucciso
Di Luca Colantoni
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Nell'università di Mardan, studente di giornalismo circondato e linciato dalla folla inferocita

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Uno studente di giornalismo di un campus universitario in Pakistan
è stato ucciso con l’accusa di blasfemia contro l’Islam. Il fatto è accaduto all’esterno dell’ateneo “Abdul Wali Khan” della cittadina di Mardan. Il giovane, il cui nome è Mashal Khan, secondo la testimonianza del fratello riportata da un organo di stampa locale, sarebbe stato circondato da alcuni compagni di studi uno dei quali lo ha colpito a morte con dei colpi di arma da fuoco a bruciapelo alla testa e al torace. Subito dopo il suo corpo è stato ulteriormente linciato a colpi di bastoni e mattoni. La polizia ha arrestato una quarantina di persone, mentre il campus universitario è stato chiuso.

Alla base dell’aggressione dei post pubblicati su Facebook ritenuti offensivi. Il Pakistan sulla blasfemia ha una delle leggi piú dure e allo stesso tempo permissive di tutto il mondo islamico, prevedendo l’applicazione della pena di morte anche senza prove.

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