ISIL, minaccia l'Iran. Troppa tolleranza verso la comunità ebraica

ISIL, minaccia l'Iran. Troppa tolleranza verso la comunità ebraica
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

ISIL, minacce a Iran e al governo siriano Anche l’Iran entra nel mirino dell’Isil.

ISIL, minacce a Iran e al governo siriano

PUBBLICITÀ

Anche l’Iran entra nel mirino dell’Isil. L’autoproclamato Stato Islamico ha diffuso un video in lingua farsi in cui si scaglia contro Teheran e la sua guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. La minaccia è rivolta direttamente alla guida suprema della Repubblica islamica: “Presto verremo a distruggere la tua casa in questa maniera”. Agli islamisti sunniti del sedicente Califfo Al Baghdadi non piace l’appoggio che l’Iran sta stando al governo iracheno e ad Assad in Siria. Ma anche per la tolleranza dei Teheran nei confronti degli ebrei. Questa è la prima volta che l’Isil mette in rete un video in lingua farsi.

ISIS contrast Iran's anti-Israel rhetoric with religious freedoms that Jews have in Iran, as if that's a Jewish- conspiracy. Muppets. pic.twitter.com/K6dLkZ7Jh7

— Hayder al-Khoei (@Hayder_alKhoei) March 28, 2017

La comunità ebraica in Iran

L’Iran è il più grande Paese sciita del mondo. La religione ufficiale, lo sciismo duodecimano, è professata dall’80% della popolazione. Il 18% degli iraniani è di fede sunnita e sufi, mentre il restante 2% è composto dalle minoranze religiose. Le uniche riconosciute dalla costituzione sono quelle zoroastriane, ebraiche e cristiane, che hanno rappresentanti ufficiali in Parlamento. Tra i Paesi musulmani, l’Iran è quello che accoglie la più grande comunità ebraica, con almeno 12mila esponenti nella sola Tehran.

Ha origini antichissime, risalenti alla prima diaspora ebraica, nell’VIII secolo a.C. Nei suoi 2.700 anni di storia, la comunità ebraica iraniana ha conosciuto periodi di grande splendore, come durante l’epoca sasanide, l’ultima prima dell’avvento dell’islam. Dopo la conquista islamica, gli ebrei continuarono per molti secoli ad essere una comunità numericamente importante in Iran. Gli storici concordano nell’identificare nell’epoca safavide (1501-1722) l’inizio della decadenza della comunità ebraica nel Paese.

Più complessa la situazione in epoca moderna, sorta in seguito alla rivoluzione islamica del 1979. Sebbene la nuova Costituzione della Repubblica islamica riconosca l’ebraismo come religione non sono mancati episodi di violenza.

Oggi Teheran ha diverse sinagoghe, 15 in totale, molte delle quali con le scuole ebraiche. Gli ebrei dispongono di ristoranti kosher, e di una biblioteca. Hanno anche un loro giornale (chiamato “Ofogh-e-Bina”). Il Rabbino Capo Yousef Hamadani Cohen è l’attuale leader spirituale della comunità ebraica in Iran. Nell’agosto del 2000, il rabbino capo Cohen si è incontrato, per la prima volta dalla rivoluzione islamica, con l’allora presidente iraniano Mohammad Khatami. E nel 2003, ha reincontrato il presidente Khatami in una Sinagoga, è stata la prima volta che un Presidente iraniano aveva visitato una sinagoga dopo la Rivoluzione Islamica.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Russia, respinto l'appello di un uomo arrestato per l'attentato alla Crocus city hall di Mosca

Sidney, accoltellamento in Chiesa: "Estremismo religioso". Stabili le condizioni dei feriti

Nigeria: dieci anni fa il rapimento di 276 studentesse da parte di Boko Haram