A Parigi è di scena "Il ritorno di Ulisse in patria" di Monteverdi

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Alle sorgenti della lirica c'è quello che Claudio Monteverdi scrisse nel 1640: "Il ritorno di Ulisse in patria". Lo ripropone il Teatro parigino dei Champs Elysées.

Il mistero di Monteverdi

L’opera presenta una partitura sostanzialmente solo vocale con le indicazioni del basso continuo, inframezzato da sinfonie e ritornelli suddivisi su tre o cinque righi. Non c‘è alcuna indicazione relativa alla strumentazione. La cosa pone molti interrogativi.

Grande interprete di questo repertorio è la mezzo-soprano ceca Magdalena Kožená nel ruolo di Penelope.

Magdalena Kožená, Mezzo-soprano:
Quando ho affrontato per la prima volta sul ruolo – e l’ho interpretato per la prima volta – quando ho letto, ho pensato: è un po’ noioso pechè si lamenta del marito assente per 20 anni e alla fine quando torna nemmeno lo riconosce mentre tutti dicono che è lui!

Magdalena Kožená, Mezzo-soprano:
In questa produzione lei evidentemente lo riconosce subito.
Ma mentre ammazza tutti lei dice: non è lui, non è il marito che ho conosciuto 20 anni fa e la cosa diventa molto piu’ interessante da interpretare.

#Monteverdi – Il Ritorno di #Ulisse in patria – #RolandoVillazón, #MagdalenaKoženáhttps://t.co/zahC1AMe4S

— TinaBlack (@Ti_na_Black) 22 marzo 2017

L’interprete di Ulisse

Rolando Villazón interpreta Ulisse. L’Odissea barocca del tenore franco-messicano è iniziata 12 anni fa con Monteverdi, su insistenza di Emmanuelle Haïm, che dirige l’orchestra. Si ricorda del loro primo incontro.

Rolando Villazón, Tenore:
In un primo momento ho detto di no, non è il mio repertorio. Lei mi ha parlato della poesia dell’epoca, mi ha parlato del compositore, certo, ha suonato un po il clavicembalo, …. e dopo mezz’ora, ha detto: e allora? Ho detto: guarda, dopo cinque minuti, avrei detto di sì se mi avessi chiesto di cantare heavy metal!

Rolando Villazón:
Monteverdi è teatrale. Se lo canti solo diventa monotono e poco interessante. Bisogna veramente interpretarlo, interpretarlo con la voce.

“_ Ci sono – non so se lo si è mai fatto ma – Oh, ah, ah suoni cosi’, di un altro repertorio che sono di un altro registro. Ah, ah, ah. Se la partitura lo domanda, se il dramma lo richiede allora si utilizzano, bisogna cercarli._”

Cosa rara nel mondo dell’opera due donne dirigono questa produzione de Il ritorno di Ulisse: a fianco di Emmanuelle Haïm, Mariame Clément firma una messainscena ingegnosa, divertente e con riferimenti antichi e moderni, umorismo e dramma.

Magdalena Kožená, Soprano:
E’ la prima volta che vengono diretta da due donne e devo dire che ho molto apprezzato.

Credo ci sia una comprensione speciale della donna che interpreto, che qui invecchia e attende il marito.

Inltre tutto si è svolto nella calma, fra la cooperazione e la gentilezza come non sempre accade nelle produzioni operistiche.

Mi sembra che stiamo vivendo un bel momento ed è come dovrebbe sempre essere.“ (smile)

#Monteverdi – Il Ritorno di #Ulisse in patria – #RolandoVillazón, #MagdalenaKoženáhttps://t.co/zahC1AMe4S

— TinaBlack (@Ti_na_Black) 22 marzo 2017

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