E’ attesa per oggi, davanti alla Commissione Intelligence del Congresso statunitense, l’audizione del direttore dell’Fbi James Comey, che dovrà rispondere alle domande sui rapporti tra l’amministrazio
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E’ attesa per oggi, davanti alla Commissione Intelligence del Congresso statunitense, l’audizione del direttore dell’Fbi James Comey, che dovrà rispondere alle domande sui rapporti tra l’amministrazione Trump e la Russia.
Comey potrebbe parlare anche delle accuse di spionaggio che il presidente Trump ha recentemente ripetuto ad Obama.
Intanto, il presidente della Commissione Intelligence, il repubblicano della California David Nunes, intervistato in televisione, alla domanda se siano emerse o no delle prove dei rapporti tra Trump e la Russia tali da far pensare a un condizionamento delle elezioni di novembre, risponde nettamente no.
Ma che le relazioni tra il nuovo inquilino della Casa Bianca e la Russia costituiscano un punto delicato per Trump lo conferma la vicenda di Michael Flynn, costretto a dimettersi dal posto di Consigliere per la sicurezza nazionale a causa dei suoi rapporti professionali e finanziari con soggetti legati al governo russo.
Anche il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, ha dovuto autospendersi dal seguire i dossier legati alla presunta influenza di Mosca sulla campagna elettorale, dopo la scoperta dei suoi rappoorti con l’ambasciatore russo a Washington.