Corea del Sud, un milione in piazza per chiedere le dimissioni della Presidente

Corea del Sud, un milione in piazza per chiedere le dimissioni della Presidente
Di Debora Gandini
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Un altro fine settimana di proteste Corea del Sud per chiedere l’uscita di scena definitiva della presidente sudcoreana Park Geun-hye, coinvolta in uno scandalo di…

Un altro fine settimana di protesteCorea del Sud per chiedere l’uscita di scena definitiva della presidente sudcoreana Park Geun-hye, coinvolta in uno scandalo di corruzione.

PUBBLICITÀ

Quasi un milione di persone sono scese in piazza a Seul, una scesa vista diverse volte in questi ultimi mesi in attesa della sentenza definitiva della Corte costituzionale. La presidente è accusata di collusione insieme alla sua ex collaboratrice. Secondo gli investigatori hanno fatto pressioni su grandi aziende affinché facessero donazioni a due fondazioni istituite per sostenere le sue iniziative politiche.

“Sono venuto qui per la rabbia che nutro verso la presidente che ha preso in giro tutti noi con le sue continue menzogne. Anche la Corte costituzionale deve decidere in fretta, non può restare”, fa notare un manifestante. “Sarebbe stato meglio se non fosse successo questo scaldalo, perché ora la gente ha meno fiducia nella politica e nei suoi rappresentanti. A volte penso che dovrebbe essere il popolo a giudicare se mettere sotto accusa o meno la classe dirigente”, sottolinea un altro giovane sceso in piazza.

La Corte Costituzionale dovrebbe esprimersi sull’impeachment entro il 13 marzo prima che la Presidente esaurisca il suo mandato. Sui nove componenti, uno deve essere ancora nominato, mentre per il via libera alla messa in stato d’accusa sono necessari almeno 6 voti.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sistema-Wawrzyk: la Polonia vendeva visti in Africa e Asia. Governo in difficoltà verso le elezioni

A Derna scoppiano le proteste contro le autorità della Libia orientale. A fuoco la casa del sindaco

Agricoltori bulgari in rivolta contro il via libera al grano ucraino