Dall’aula del Parlamento europeo alla rete.
Dall’aula del Parlamento europeo alla rete. Basta un tweet e in un momento la polemica diventa globale. Specie se ancora una volta si sminuisce il ruolo della donna.
Sotto accusa l’eurodeputato conservatore polacco Janusz Ryszard Korwin-Mikke, che nei giorni scorsi, durante un dibattito, ha sostenuto che il “gentil sesso” non ha diritto alla parità di salario, essendo più debole e meno intelligente rispetto agli uomini. Una frase che ha lasciato sbigottiti colleghi e media che subito hanno ribattuto come “oltraggiose e sessiste” affermazioni del genere.
Ιntanto il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha aperto una procedura nei confronti dell’eurodeputato polacco di estrema destra, considerando le sue affermazioni gravissime in quanto offendono la dignità del Parlamento stesso e ledono i principi affermati nel suo regolamento.
Korwin-Mikke, che parlava in inglese, si è forse solo espresso male? Assolutamente no. Il politico in questione infatti ha dei precedenti in fatto di frasi razziste contro le donne. Già nel 2014 Korwin-Mikke andava sostenendo che il genere femminile non ha le stesse potenzialità e capacità di quello maschile. Per la collega spagnola Iratxe Garcia-Perez un uomo del genere non dovrebbe essere un membro di un’istituzione europea. Le sue dichiarazioni non colpiscono solo le donne ma tutti i cittadini con gli stessi diritti di voto. E per questo vanno difesi da personaggi simili.
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Europarl_EN</a> dismiss MEP Janusz KORWIN-MIKKE for violating women's rights <a href="https://twitter.com/hashtag/EPlenary?src=hash">#EPlenary</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/womensday?src=hash">#womensday</a> <a href="https://twitter.com/EP_GenderEqual">
EP_GenderEqualhttps://t.co/uUWobQnADc— Liliana Caraça (@LilianaCaraca) 2 marzo 2017