Il canale Rustavi 2 rischia di finire sotto controllo del governo con il ritorno nel capitale dell'ex-proprietario Kibar Khalvashi
Migliaia di persone in strada in Georgia in sostegno della televisione d’opposizione “Rustavi 2”. Oltre 10.000 persone, secondo la stampa locale, si sono radunate davanti al Parlamento di Tbilisi per denunciare il tentativo da parte del governo di mettere il bavaglio alla libertà d’espressione.
Nika Gvaramia, Direttore Generale di Rustavi 2: “Siamo indipendenti, siamo critici e la Georgia ha bisogno di voci critiche, la Georgia ha bisogno della libertà di stampa, della libertà d’espressione, in Georgia abbiamo bisogno di democrazia. Chiediamo giustizia. Ecco il nostro messaggio”.
“Senza “Rustavi 2” la democrazia in Georgia è un po’ più debole” dice una residente di Tbilisi. “È importante che i cittadini diano il loro appoggio alla libertà d’espressione. Io sono qui per sostenere la libertà d’espressione per tutti. Abbiamo bisogno che la linea editoriale di Rustavi 2 resti così com‘è”.
La manifestazione arriva all’indomani dello sciopero osservato dal canale televisivo la cui direzione accusa il governo di cercare di prendere il controllo della testata facendo rientrare nel capitale l’ex-proprietario Kibar Khalvashi. Vicino all’attuale governo, Khalvashi contesta la vendita delle sue azioni da parte del Ministero della Giustizia quando era al potere il governo del Presidente Mickail Saakashvili, oggi all’opposizione. A decidere sulla vicenda sarà ora la Corte Suprema.