Scontro sull'immigazione tra Trump e il premier australiano Turnbull

Nuovo scontro sull’immigrazione tra il presidente statunitense Donald Trump e un capo di governo straniero. Dopo la lite con il presidente messicano Pena Nieto, arriva lo scambio di accuse con il primo ministro australiano Malcom Turnbull.
Scintilla del caso, la sorte di 1250 rifugiati ospiti al momento di un centro temporaneo in Australia ma destinati agli Stati Uniti, uno dei temi affrontati dai due leaders nel corso di una conversazione telefonica.
Secondo indiscrezioni pubblicate da un quotidiano statunitense, il vertice telefonico sarebbe dovuto durare un’ora, ma è stato brutalmente interrotto da Trump dopo solo 25 minuti.
Il giornale aggiunge che Trump avrebbe liquidato come una stupidata l’accordo sulle migrazioni firmato da Obama con l’Australia, e giudicato la conversazione con il premier australiano “la peggiore “ di quelle avute finora.
Aplomb diplomatico da Turnbull:
“La cosa migliore è che queste conversazioni si svolgano con franchezza e in privato. Sebbene siano state pubblicate non intendo commentarle”.
Lo scontro tra Stati Uniti e Australia provocato dalle politiche di Trump costituisce la crisi più grave nella storia dei due paesi.