La modifica della Costituzione riaccende le proteste contro il presidente Temer
Il Senato brasiliano ha definitivamente approvato una modifica della Costituzione, voluta dal governo, che limita i programmi sociali per i prossimi 20 anni, cancellando molti degli aiuti previsti dall’amministrazione Rousseff.
“Con 53 sì, 16 no, nessun astenuto, il testo base è approvato”, ha annunciato il presidente del Senato Renan Calheiros.
Il piano di austerità servirà a togliere il Paese dalla recessione, secondo il capo dello Stato, Michel Temer, che ha sostituito Dilma Rousseff dopo la procedura di impeachment che la sinistra ha definito ‘un golpe’.
La modifica costituzionale ha riacceso le proteste contro Temer.
In base a un sondaggio, il 60% della popolazione si è detto contrario alla modifica approvata e solo il 24% a favore.
Manifestazioni sono in corso in almeno sette Stati brasiliani.
“Non c‘è altro da dire” dichiara uno dei dimostranti, José Rocha. “Non si può buttare via o congelare il futuro di milioni di brasiliani per 20 anni. Oggi i senatori hanno approvato un grande passo indietro per l’intero Paese.”
Alcuni senatori potrebbero fare ricorso contro il provvedimento, che giudicano incostituzionale perché mette a rischio diritti inalienabili dei cittadini.
I prossimi passi cui aspira il presidente Temer sono riforme delle pensioni e del lavoro.