Guida pratica per seguire le presidenziali americane

Guida pratica per seguire le presidenziali americane
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Come funzionano le elezioni americane?

PUBBLICITÀ

Come funzionano le elezioni americane?
Tra swing states, 4 diversi fusi orari (tralasciando comunque Alaska e Hawaii), il voto per scegliere il presidente americano è alquanto complicato.

Ecco una guida per non perdersi la notte dell’8 novembre.

Fusi orari in USA
Quando in Europa sarà ora di andare a dormire, le operazioni di voto in America saranno entrate nel vivo. Anche se si stima che circa 46 milioni di elettori possano votare in anticipo o utilizzando il voto elettronico.
La mattina del 9 novembre ci alzeremo con il nuovo presidente americano. Forse.
Le operazioni di spoglio non sono sempre state lineari e l’esito non è sempre stato evidente da subito. Per saperne di più leggi cosa accadde nel 2000, scandalo Florida

Martedi 8 novembre

  • 06:00 American East Coast(EST) 12:00 Europa centrale(CET)

Alle sei del mattino aprono i seggi nella east coast, per calcolare l’ora degli Stati più occidentali bisogna sottrarre 3 ore.

  • 19:00 negli Stati Uniti – 01:00 in Europa

I primi seggi chiuderanno quando in Europa sarà più o meno l’una di notte(CET): Georgia, Indiana, Kentucky, South Carolina, Vermont e Virgina. Sapere chi ha vinto negli Swing States della East Coast ci darà già un’idea del prossimo presidente Usa.

Mezz’ora dopo chiuderanno i seggi in Ohio, North Carolina e West Virginia.

  • 20:00 negli Usa – 02:00 in Europa

Intorno alle due di notte, sempre in Europa, cominceremo a saperne molto, molto di più, perché i seggi chiudono in 16 stati, Florida inclusa, stato fondamentale nella corsa alla Casa Bianca, così come la Pennsylvania.

  • 21:00 Usa– 03:00 Europa

Chiudono i seggi in altri 14 stati. Per cui incrociamo le dita.

  • 23:00 Usa – 05:00 Europa

I seggi chiudono in California e in altri 4 stati. E a questo punto l’esito delle elezioni dovrebbe essere chiaro, ma come abbiamo già detto, non è sempre stato così.

I grandi elettori

L’elezione del presidente americano è indiretta. Martedì 8 novembre, gli elettori statunitensi eleggeranno in realtà i cosiddetti grandi elettori, il cui numero è in totale 538. Per diventare presidente bisogna ottenere almeno 270 grandi elettori.

I grandi elettori di ogni Stato, benché si impegnino sulla parola a votare per uno dei due candidati, teoricamente potrebbero poi rifiutarsi di farlo, preferendogli un altro candidato: l’obbligo di “fedeltà” al mandato popolare infatti si traduce in obbligo giuridico solo in alcuni stati.

Cosa sono e quali sono gli swing states?

Sono gli Stati in cui nessun candidato o partito ha un sostegno predominante e tale da assicurare la vittoria.

(I non-swing states, detti anche safe states (Stati sicuri), sono quelli in cui un candidato gode di un supporto sufficiente tale da potersi considerare già vincitore. E dove investirà poco in campagna elettorale).

In questa tornata elettorale, gli swing states più interessanti sono Florida, Ohio e Pennsylvania.

Wisconsin, New Hampshire, Minnesota, Iowa, Michigan, Nevada, Colorado, North Carolina sono altri Stati da tenere comunque sott’occhio.

Nella cartina, gli swing states non sono colorati; gli Stati tradizionalmente repubblicani sono rossi e i democratici sono blu.

PUBBLICITÀ

Camera dei rappresentanti e 1/3 del Senato

Nella tornata elettorale dell’8 novembre, gli americani rinnovano anche la Camera bassa del parlamento, 435 deputati, e un terzo del senato.

Non sempre il presidente americano ha la maggioranza al Congresso americano, in questo caso si instaura una coabitazione diffiicile da gestire, come lo è stata per Obama dopo le elezioni di metà mandato del 2014.

Perché le elezionioni americane si tengono sempre a novembre?

Le presidenziali americane si tengono tradizionalmente il primo martedì del mese, che segue il primo lunedì di novembre, i padri costituenti lo ritennero un periodo di relativa calma per gli agricoltori che uscivano dalla stagione del raccolto.
Si volle evitare il 1 novembre, “Tutti i santi”, e il lunedì per evitare che a chi doveva percorrere lunghe distanze di mettersi in viaggio la domenica.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Usa, l'ex vicepresidente Pence: "Io contro l'isolazionismo, dobbiamo sostenere gli alleati"

Trump a processo, morto l'uomo che si è dato fuoco davanti al tribunale di New York

Usa, Donald Trump a cena con Andrzej Duda a New York: il tycoon sonda il terreno per la Casa Bianca