Usa 2016. Quasi testa a testa Trump-Clinton dopo nuove rivelazioni mail

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Di Euronews
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Le nuove rivelazioni sulle mail di Hillary Clinton mostrano il loro effetto sui sondaggi a 9 giorni dalle elezioni americane dell’8 novembre , con un quasi testa a testa tra i…

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Le nuove rivelazioni sulle mail di Hillary Clinton mostrano il loro effetto sui sondaggi a 9 giorni dalle elezioni americane dell’8 novembre , con un quasi testa a testa tra i candidati. E il fronte democratico spara a zero sul Direttore dell’Fbi James Comey, che venerdì ha soffiato sulle braci già ardenti della campagna elettorale rendendo noto che un nuovo gruppo di mail dell’ex-Segretaria di Stato sarebbe pertinente all’indagine che pure era stata chiusa a luglio.

“Si tratta di una mossa senza precedenti dal momento che viene fatta a così poco tempo dal voto e questo rappresenta una violazione del normale protocollo del Dipartimento di Giustizia, il fatto di esprimersi su un’indagine in corso, che pure a mia conoscenza rappresenta una violazione del protocollo. Tanto più dal momento che il Direttore James Comey non sa nulla del contenuto di queste e-mail” ha detto il candidato alla Vicepresidenza democratica Tim Kaine.

Le e-mail in questione sono emerse in relazione ad un’altra indagine a carico di Anthony Weiner, già politico di successo caduto in disgrazia negli ultimi anni a seguito del coinvolgimento in diversi scandali sessuali. Weiner è marito di Huma Abedin (ma i due stanno divorziando) a lungo assistente personale di Hillary Clinton. L’indagine si appoggia sul materiale contenuto in un personale computer che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato utilizzato sia da Abedin che da Weiner (accusato tra l’altro di aver intrattenuto una relazione via internet con una ragazzina di 15 anni, con scambi di materiale a esplicito sfondo sessuale).

Ad ora non è chiaro se la decisione di Comey abbia potuto avere motivazioni politiche. Così come non è noto il contenuto delle e-mail in questione. Il Direttore dell’Fbi James Comey scelto da Barack Obama era già stato nominato da Bush al Dipartimento della Difesa ed era dunque finora considerato un funzionario non schierato. Ma il frangente è a tutto vantaggio del candidato repubblicano Donald Trump.

“Ora ci dicono che il Dipartimento di Giustizia si scontra con l’Fbi e che cerca disperatamente di proteggere Hillary Clinton. Ma non si sono battuti per proteggere i nostri generali. Non si sono battuti per proteggere tante altre persone” ha accusato Trump durante un comizio elettorale in Florida.

Ora Clinton ha richiesto all’Fbi di rendere note tutte le sue e-mail relative all’indagine nell’interesse del popolo americano. Mossa forse tardiva. Ma del resto, dopo una campagna tanto lunga, molti elettori hanno già fatto da tempo la propria scelta.

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