Gruppi ribelli siriani appoggiati dalla Turchia hanno riconquistato Dabiq, città in mano agli jihadisti dell’autoproclamato Stato Islamico dal oltre due anni.
Gruppi ribelli siriani appoggiati dalla Turchia hanno riconquistato Dabiq, città in mano agli jihadisti dell’autoproclamato Stato Islamico dal oltre due anni.
Villaggio di dimensioni medio-piccole e dal valore strategico ridotto, ma dal grande valore simbolico per i militanti dell’Isis che hanno scelto il nome Dabiq per una pubblicazione propagandistica in lingua inglese.
Secondo una profezia dell’Islam sunnita, i musulmani del califfato vi avrebbero trionfato sui cristiani in un’epica battaglia prima dell’Apocalisse.
“L’Isis controlla i villaggi che circondano l’area ma L’Esercito Siriano Libero avanza nella regione e ovviamente lo scopo è procedere verso Al-Bab e liberare definitivamente Manbij, distante 50 chilometri” ha detto il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
Dabiq si trova poche decine di chilometri a Nord di Aleppo, seconda città della Siria e principale teatro di scontro tra le forze ribelli e il regime di Damasco. Su Aleppo continuna un’intensa campagna di bombardamenti da parte delle forze siriane e dell’aviazione russa: 6 raid nella sola giornata di ieri nella periferia e scontri armati nei quartieri del centro città.
Turkish-backed opposition group in Syria captures town of Dabiq from Islamic State group. https://t.co/9IwWzwCv56
— The Associated Press (@AP) 16 ottobre 2016