Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Grecia: Paesi europei e arabi discutono di migranti, sicurezza ed economia

Grecia: Paesi europei e arabi discutono di migranti, sicurezza ed economia
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Link copiato!

Una Conferenza per la Sicurezza e la Stabilità è in corso per due giorni sull’isola greca di Rodi con la partecipazione dei ministri degli Esteri di Paesi del Sud e dell’Est dell’Europa e del Medio…

Una Conferenza per la Sicurezza e la Stabilità è in corso per due giorni sull’isola greca di Rodi con la partecipazione dei ministri degli Esteri di Paesi del Sud e dell’Est dell’Europa e del Medio Oriente.

I colloqui in programma giovedì e venerdì si concentrano sulla crisi dei rifugiati, sulla sicurezza nel Mediterrano orientale, sui problemi ambientali, sugli scambi commerciali.

Il ministro degli Esteri greco, Nikos Kotzias, afferma: “Migranti e rifugiati hanno bisogni che possono essere soddisfatti solo attraverso la crescita. Suggerisco di migliorare il coordinamento tra le nostre autorità competenti, nell’ottica di proporre, approvare e applicare programmi internazionali e andare verso una cooperazione regionale e, a livello più ampio, mondiale.”

La Grecia ha intanto rispedito in Turchia per la prima volta anche persone che avevano depositato richieste d’asilo. Il respingimento, previsto dal piano concordato tra Bruxelles e Ankara, ha riguardato 4 pachistani e un egiziano.

Circa 13.000 stranieri rimangono bloccati su isole dell’Egeo orientale e più di 50.000 nella Grecia continentale.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

La nave da ricerca turca Piri Reis sotto stretta sorveglianza greca

Forte terremoto di magnitudo 5,8 al largo dell'isola greca di Rodi: una vittima in Turchia

Il ministro della Difesa greco chiede alla Francia di spiegare la vendita di missili alla Turchia