I rifugiati non devono essere additati come i responsabili del terrorismo islamico in Germania.
I rifugiati non devono essere additati come i responsabili del terrorismo islamico in Germania. Lo ha affermato la cancelliera Angela Merkel durante un comizio elettorale dei cristiano democratici nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore.
L’anno scorso la Germania ha accolto oltre un milione di profughi da Medio Oriente e Africa. A luglio tre attacchi sono stati commessi da rifugiati.
“Il fenomeno del terrorismo islamico, dell’Isil, non è arrivato da noi con i rifugiati”, ha detto Merkel. “C‘è e c’era già. Per questo è necessario il lavoro delle forze di sicurezza. Serve una cooperazione internazionale perché altrimenti non si riesce a lottare contro il terrorismo”.
La politica di Merkel è stata attaccata nei giorni scorsi dal candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump che ha parlato di un tasso di criminalità elevato in Germania a causa dei migranti.
I dati ufficiali lo contraddicono: è più probabile che un tedesco infranga la legge. Se il numero di migranti è aumentato del 440%, i reati a loro attribuiti sono saliti del 79%.
Dopo la serie di attentati di luglio, la popolarità di Merkel si è affievolita: il 52% dei tedeschi giudica negativamente la sua politica in materia di immigrazione, secondo un sondaggio pubblicato la settimana scorsa.
Aumentano invece i consensi per il partito anti-migranti “Alternativa per la Germania” che potrebbe ottenere buoni risultati alle elezioni locali di settembre.
I lander governati dalla CDU-CSU hanno presentato al ministro dell’Interno Thomas De Maiziere proposte in materia di sicurezza. In particolare chiedono il divieto del burka. Il ministro si è detto personalmente contrario, sostenendo che tale divieto verrebbe bocciato dal Tribunale Costituzionale.