Sulle 9 corsie della pista di Rio de Janeiro si scrivono nuovi capitoli nella storia dell’atletica leggera.
Sulle 9 corsie della pista di Rio de Janeiro si scrivono nuovi capitoli nella storia dell’atletica leggera.
Finale al cardiopalma per il salto con l’asta: detentore del record del mondo indoor, Renaud Lavillenie conduce una gara perfetta. Ma con un salto a 6,03 che migliora di 10 centimetri il suo personale, è il brasiliano Thiago da Silva a intascare l’oro e mandare il pubblico in visibilio.
Ancora una finale memorabile, quella degli 800 uomini con la vittoria dell’inarrivabile kenyano David Rudisha che compie l’impresa di conservare il titolo olimpico correndo in 1.42.15 con passaggio ai 400 sotto ai 50 secondi.
Performance fuori norma e un arrivo con il botto nella finale dei 400 donne. Shuanae Miller, ventiduenne delle Bahamas, vince l’oro in 49.44 con un tuffo sulla linea che le dà 7 centensimi di vantaggio su Allyson Felix, che manca così per un soffio il suo quinto oro olimpico.