L’obiettivo degli Stati Uniti è la riconquista di Sirte in tempi brevi.
L’obiettivo degli Stati Uniti è la riconquista di Sirte in tempi brevi. Barack Obama detta i tempi dell’operazione militare statunitense in Libia a quattro giorni dall’inizio dell’offensiva aerea sulla città in mano ai miliziani dell’Isil.
L'Isil ha un enorme deposito di armi in cui sono nascosti carri armati, autobombe e lanciarazzi
Portavoce dell'esercito libico
I combattenti jihadisti restano asserragliati in alcuni quartieri del centro di Sirte da quando, il primo agosto, le forze aeree di Washigton hanno effettuato 9 raid su richiesta del governo, sostenuto dall’Onu, di Fayez al Sarraj.
Un governo di un Paese profondamente diviso: Tobruk, con il generale Khalifa Haftar, considera “illegittimi” i bombardamenti statunitensi.
In mezzo lo Stato Islamico ed al Qaida, per non contare le varie divisioni etniche, con oltre un centinaio di tribù.
“Il luogo più importante ancora in mano allo Stato Islamico è il Centro Congressi Ouagadougou, nei pressi di Sirte – spiega il portavoce dell’esercito libico a Sirte, Mohammad Al-Ghasri – che è considerato un enorme deposito di armi con sotterranei in cui sono nascosti carri armati, autobombe e lanciarazzi”.
La Casa Bianca punta a una vittoria rapida, ma la frammentazione della Libia – molti esperti parlano di ‘somalizzazione’ – alimentata della lotta per l’accaparramento delle risorse petrolifere, non si risolverà nell’immediato.
L’esercito libico, a Sirte, contro il gruppo Stato islamico. Foto: Reuters/Contrasto. https://t.co/9EkV2MKWiVpic.twitter.com/Ni3rpCx80A
— Internazionale (@Internazionale) August 4, 2016
Sirte è un obiettivo perfetto per gli americani https://t.co/XJ7ezQzqSI
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#Libia: “Noi, sfollati da Sirte
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espressonline) August 2, 2016